Ulcinj: Guida alla Scoperta della Città e delle Sue Spiagge

E’ il terzo giorno di questo viaggio e partiamo alla scoperta di questa terra sconosciuta, partiamo con Ulcinj o Dulcigno in italiano.

Ulcinj è un’antica cittadina, a parer mio, decisamente molto più bella di giorno che di sera ma comunque sempre estremamente caotica.
Trovare parcheggio qui è difficile a qualsiasi ora, forse perché i parcheggi non sono a pagamento e questo crea ancora più traffico.
Una città che si presta sia per la vita da spiaggia oppure ci si può dedicare più all’aspetto culturale. La sera si presta invece per la movida, il centro diventa area pedonale e qui si ha l’imbarazzo della scelta tra ristoranti, pub e negozi. 

Qui tutti parcheggiano in doppia corsia senza badare molto a chi gli sta attorno o se altri mezzi faticano a passare, e l’ansia per chi ha un’auto a noleggio non è da poco, consiglio un’assicurazione adeguata.
La giornata è così calda che ad un certo punto temevo di sentirmi male.

Passeggiando per Stari Grad

Stari Grad non significa altro che Città Vecchia e appunto è tra le città più antiche dell’Adriatico e la città più a sud della costa montenegrina. L’influenza subita sia da oriente che da occidente hanno segnato molto quest’area che viene considerata un pezzo di Albania oltre confine. Questo è dovuto sia al contesto che ricordano le tipiche cittadine dell’Albania, sia per la posizione geografica. Con l’Albania dividono le sponde del lago Scutari ma anche aspetti demografici e linguistici.
Questo luogo è conosciuto anche come ‘Covo del pirata’ perché nel XVI sec era abitata da pirati provenienti da Algeria, Tunisia e Malta  che avevano preso Ulcinj come base  per i loro attacchi. Da qui erano pronti a saccheggiare le barche cristiane ed accaparrarsi preziosi bottini e qualche schiavo. Sì perché furono proprio loro a dare il via alla tratta degli schiavi in questa zona comprando e vendendo anche bambini in tenera età.  Proprio a causa di questo atroce commercio avvenuto nel Mediterraneo, la piazza principale di Ulcinj porta ancora oggi il nome di Slave Square.  
Fa sempre un pò effetto camminare in certi luoghi e pensare a quanto accaduto ma la bellezza di questo posto è inevitabile, i suoi colori ti rapiscono e trasportano in un altro periodo storico.
Tra la metà del XVII° e l’inizio del XVIII° secolo, la storia insegna che anche il famoso scrittore spagnolo Miguel de Cervantes fu fatto prigioniero dai pirati e che trascorsi 5 anni nei sotterranei sotto la piazza principale di Ulcinj. Fu liberato grazie al pagamento di un riscatto e una volta fatto ritorno in Spagna, scrisse la storia di Don Chisciotte. Proprio grazie al nome di Ulcinj (Dulcigno in italiano), trovò l’ispirazione per il personaggio di Dulcinea. Miguel de Cervantes è un soggetto così significativo per questo luogo tanto che un albergo oggi porta il suo nome!
La considero una cittadina bella da girare senza una meta specifica, lasciati trasportare dal dedalo di viuzze strette e con i sanpietrini ormai lisci, testimoni del tempo che scorre e di diverse civiltà che vi hanno camminato sopra.
I suoi bastioni escono direttamente dal mare, la natura esplosiva, i ristoranti, i bazar e qualsiasi altro elemento  vengono scoperti vagando per questo piccolo labirinto!
Il rischio di entrare a casa di qualcuno senza volerlo è dietro l’angolo; e lo dico per esperienza!

Si ritiene che i veri costruttori della città vecchia di Ulcinj fossero i greci di Epir, fa da testimone a questa teoria l’icona di una dea Ara su cui è scritto: “L’unione degli scalpellini (eretti) a Artemida Elafavoli (una dea della caccia) “. Sarà anche per questo che i baluardi della città ancora oggi vengono chiamati ” i muri dei “Ciclopi”?
La città fu poi distrutta da un terremoto e ricostruita dai romani. 
Piccola nota dolente: secondo un’antica tradizione, durante le feste religiose, nella piccola arena della cittadella si svolgono le lotte dei montoni. Sinceramente no ho voluto approfondire l’argomento; non me ne vogliate ma sono cose che mi fanno soffrire.

Ci spostiamo verso le strette vie del Castello dove  incontriamo poche persone, questo ci permette di godere appieno del posto.
Una caratteristica di questa cittadina, che può creare confusione a chi è in viaggio, è il fatto che una sola via può arrivare ad avere tre nomi, la versione montenegrina, quella albanese di epoca jugoslava e quella in lingua albanese odierna. Oppure come in altre zone ci sono vie senza nome!

Gironzolando qua e la abbiamo trovato una fontanella turca con scolpiti una mezzaluna, un’iscrizione in arabo ed alcuni fiori, risalente al 1749. Oggi questa fontana è resa moderna grazie ad un rubinetto che mi ha salvata dal caldo.
Il museo, poco distante, è accessibile con una piccola cifra pari a €2,00 e al suo interno si possono ammirare oggetti di epoca romana ed ottomana, ma la cosa più particolare è una mappa in rilievo della città.
Prima dell’entrata nella città vecchia c’è una camera sepolcrale, segno specifico del periodo del regno dell’impero di Ottomano. Secondo una leggenda, la camera funeraria testimonia il duello di due fratelli o amici, avvenuto per amore di una donna. Lei incapace di scegliere tra i due pretendenti li portò a combattere fino alla morte e non riuscendo a sopportare lo strazio, la giovane, si lanciò dalla finestra e pose fine alla sua vita. Tuttavia, i giovani ignari dell’accaduto, continuarono la loro lotta finché uno dei due morì mentre l’altro non ebbe una vita molto più lunga. Oggi è usanza gettare una moneta oltre la recinzione come richiesta di fortuna. 

Eventi a Ulcunj: Tra il mese di luglio ed agosto (la data cambia in base all’anno), si festeggia la“Notte di Ulcinj”, una notte di bagordi sulla spiaggia proprio sotto la città vecchia, tra buon cibo, bere e tanta musica fino all’alba! Altro evento da non perdere in agosto è la “Serata dei Pescatori” (Fisherman Night).

Le moschee di Ulcinj

Ulcinj è una cittadina di religione prevalentemente musulmana che lascia spazio a tutti i credo. Questa è una delle cose che mi è piaciuta di più di questo paese, dopo secoli di lotte tra civiltà con religioni differenti che volevano dominare, oggi coesistono senza problemi.

Le moschee di Ulcinj hanno per lo più strutture semplici che non spiccano per una particolarità architettonica. A differenza di quanto si possa pensare, nelle moschee del Montenegro anche i fedeli di altre religioni sono i benvenuti, però se vorrai entrare sappi che in alcune di queste,  l’ingresso  alle donne è vietato o limitato ad alcune aree e non aspettarti ornamenti particolari al loro interno perché questi luoghi sono completamente spogli. Il massimo che potrai trovare sono geometrie sacre o testi arabi; questo per non distrarre i fedeli dalla preghiera.
Noi non siamo entrati perché il nostro outfit non era decisamente appropriato. Come anche nelle nostre chiese è richiesto un abbigliamento consono sia per l’uomo che per la donna. Per esempio gli abiti devono essere ampi, coprire tutto il corpo e come già saprai le donne devono avere il capo coperto ed infine, prima di entrare, bisogna togliersi le scarpe.

Qui di seguito trovi un elenco delle moschee di Ulcinjj

La Moschea del Marinaio. la prima moschea di Ulcinj, si affaccia sul mare e un tempo fungeva da faro. Il suo fondatore decise di farla costruire come ringraziamento ai marinai mori perché grazie a loro la sua famiglia divenne ricca.
La moschea del Pasha. Risale al 1719 ed al suo interno vi si trovano anche i resti di un hammam, l’unico presente in tutto il Montenegro, e di una türbe (tomba in lingua turca). E’ stata costruita con dei beni di recupero presi da una nave veneziana catturata durante un attacco.
La moschea Kryepazarit. Il suo nome in cima al mercato ed è risalente al 1749.
La mosche Mejah. E’ la principale moschea islamica della cittadina ed è risalente al 1728.
La moschea Lamit. Risalente al 1689, purtroppo però ha subito gravi danni con il terremoto del 1979 e per questo ristrutturata.

Nelle foto qui sopra si vede anche un antico ulivo.

Abbiamo visitato Ulcinj sia di giorno che di sera ed la consiglio in entrambi i momenti per assaporare le diverse sfumature di questa città.
Un momento particolare è stato quando una sera, passeggiando per le strade trafficate, tra i ragazzi che entravano ed uscivano dai locali, i negozianti che facevano il loro lavoro, la musica ad alto volume che proveniva da ovunque, inizia il canto del Muezzin. Ad un certo punto è come se tutto si fosse fermato e messo in sottofondo!

Le spiagge nel sud del Montenegro

Abbiamo avuto modo di frequentare più volte questa zona così da poterne confermare alcuni aspetti.
La costa sud del Montenegro è composta principalmente da sabbia, quindi se sei un’amante degli scogli o dei sassolini, ti consiglio di rimanere a nord dove sarà più facile trovarli! Una cosa che non va d’accordo con la sabbia è il vento e questa zona è sempre caratterizzata dal vento a giorni più o meno forte. Questo può essere un aspetto positivo per riuscire a sopportare il caldo ma soprattutto è perfetto per gli sport d’acqua. Se siete appassionati di kitesurf, windsurf o volete semplicemente divertirvi con le moto d’acqua, questa è la zona giusta per voi! 

Le spiagge:

Ladies Beach. Come dicevano i latini nome omen, “un nome un destino”, infatti l’ingresso a questa spiaggia è riservato alle sole donne. ma oltre a questo, Ladies Beach vanta la presenza di alcune sorgenti sulfuree che si riversano direttamente in acqua. Pare che la composizione particolare di queste acque termali sia una toccasana per problemi ginecologi e legati alla fertilità. La leggenda vuole che una volta entrate in acqua, si esca praticamente già in dolce attesa! La spiaggia è situata in una caletta, circondata da bellissimi pini marittimi e da alcune barriere che proteggono da sguardi indesiderati. Foto e video sono vietati e non credete a ciò che vedete su internet perché sono molto severi su queste regole. L’ingresso è a pagamento (2€) e si può restare tutto il giorno, qui potrai prendere un lettino o sdraiarti sui ciottoli, prendere il sole in bikini, topless o completamente nuda.

Mala plaža. E’ una piccola spiaggia che si affaccia proprio davanti alla cittadina di Ulcinj e proprio per questo, durante il boom estivo, è praticamente impossibile trovare posto dopo per dieci del mattino!

Velika plaža. Si può tradurre come grande spiaggia ed in effetti è la più lunga spiaggia dell’adriatico! Ben 13km  che vanno da Ada Bojana a Port Milena ad Ulcinj. Nel 2010 anche il New York Times  ha incluso questo luogo in una classifica tra le migliori destinazioni di viaggio. La spiaggia è suddivisa in varie sezioni, o bagni come si usa dire! Ogni zona è caratterizzata da nomi come: Copacabana, la Perla, Miami, Tropicana ecc.

Ada Bojana. l’isola triangolare. Questa oasi è delimitata su due lati dal fiume Bojana e sul lato sud dal mar Adriatico.
Una leggenda narra che quest’isola sia nata “grazie” ad un relitto. Questa nave ha fatto in modo che la sabbia e i vari detriti si sedimentassero creando con il tempo quella che è anche conosciuta come “l’isola triangolare”. Isola triangolare perché su due lati è affiancata dal fiume Bojana mentre sul lato sud e bagnata dalle acque del Mar Adriatico.
Il fiume Bojana è l’unico fiume al mondo che scorre sia in salita che in discesa! E’ lungo 41km e segna il confine tra Montenegro ed Albania ed è completamente navigabile. Quest’isola è raggiungibile grazie ad un ponte che permette un senso di marcia alternato e una volta attraversato  vi troverete davanti ad un cancello dove un omino vi chiederà di pagare una quota per poter accedere all’isola. La cifra cambia in base al veicolo, noi con l’auto abbiamo pagato 7€ per tutto il giorno. 
Entrando ci siamo trovati in un camping ma  ATTENZIONE!!!
L’isola è famosa anche per il nudismo, quindi se la cosa vi crea fastidio cercate di capire in quali aree è praticato.
Seguendo la strada in direzione della spiaggia siamo passati attraverso quasi tutta l’area incontrando: campi da tennis, da ping-pong, aree dedicate ai bungalow, camper ed alle tende da campeggio!
A differenza di altre zone qui il mare è più calmo, infatti è possibile trovare una scuola di windsurf, se hai voglia di provare questo sport puoi approfittare dell’occasione! 
Ada Bojana è rinomata anche per le svariate case di legno che si affiancano sulle sue sponde. La gente vive principalmente di pesca, che viene poi proposto nei tanti ristoranti che si affacciano sul fiume, costruiti con il medesimo stile tradizionale.
Questo luogo è stato riconosciuto per molti anni come meta della generazione hippie.

Valdanos. Una baia con una costa ricoperta da ulivi secolari. Sarà per questo che il commercio di olive in questa zona era paragonato a quello dell’oro? Era il porto principale dei pirati di Ulcinj e il luogo di molte battaglie navali. Alcuni affermano che in questa baia siano nascosti i resti delle navi affondate dal periodo greco e romano e anche dal periodo medievale; diventa quindi un luogo adatto per gli appassionati di immersioni! 
C’è una piccola casa costruita 20 anni fa appositamente per il vecchio guardiano del faro e sua moglie, è possibile visitarla e scoprire, grazie a questa, alcuni dettagli sulla loro vita e su ciò che è successo in questi luoghi.

La nostra giornata alla scoperta di questa zona termina con un terminabile rientro in coda.
Nel periodo in cui siano stati noi c’era una sola strada per raggiungere certe zone quindi le code erano all’ordine del giorno, soprattutto in orario da rientro dalle spiagge.
Informati sullo stato attuale altrimenti ti consiglio di noleggiare un mezzo a due ruote.

A presto,
Deb!

thewandererdeb@gmail.com 

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