E’ una cucina caratterizzata da molte influenze nel corso del tempo, dalla costa all’entroterra potrai già notare una netta differenza passando da piatti prettamente a base di pesce (sia di mare che di lago), alla carne che viene cucinata secondo il metodo tradizionale dell’ispod, ovvero sotto la brace.
C’è chi la definisce cucina mediterranea ma io non vi ho trovato nulla di quella che è la nostra cucina mediterranea; al massimo appunto un’ascendente!
Piatti a base di carne
Il börek o burek o lakror. Piatto turco che significa “arrotolare” e descrive qualsiasi piatto formato da una pasta arrotolata detta “yufka“.
La ghibanizza o gibanica che può essere sia salata che dolce. E’ un piatto tipico serbo dove strati di pasta si alternano a strati di farcia. Nella versione salata gli ingredienti sono a fantasia dello chef! Tra: formaggio, carne, funghi, patate e verdure varie. Per la versione dolce è sempre a base di formaggio ma con aggiunta di miele e frutta secca.
La meze o mezze, significa gusto/condimento e si tratta di un antipasto misto a base di creme come si usa nella cucina turca e greca.
Prosciutto affumicato, formaggio di capra e idromele. Nella piccola cittadina di Njegusi, sopra Kotor, vengono prodotti questi alimenti della tradizione che sono davvero ottimi.
Cicvara e Kačamak. Si tratta sempre di polenta ma la prima è più cremosa e servita con yogurt o formaggio, la seconda è una polenta unta da grasso animale e servita con formaggio stagionato. La gioia delle arterie!
Popara o masanica. E’ una zuppa di pane raffermo e formaggio che, come nelle buone usanze montanare, viene servita anche a colazione! Un piatto povero di un tempo che fu.
Insalata shopska. Ricorda l’insalata greca per i suoi ingredienti: cetrioli, pomodori, cipolle, prezzemolo, formaggio di pecora grattugiato e olive, che da queste parti vanno molto, ce ne sono di vari tipi alcune sono piccole e nere e molto amare!
Gevrek. Sempre di eredità turca, chiamati anche “Simit“, sono delle ciambelle salate, soffici dentro e ricoperte di semi di sesamo fuori.
La Peka. In questo caso non si parla di un piatto ma di un tipo di pentola da cui ne deriva una tradizionale cottura della carne di vitello, agnello o altro. Sembra un pò la cucina del Tajine.
Domaca kobasica na zaru (cerco aiuto per la pronuncia!) ma si tratta di salsicce fatte in casa arrostite nel forno a legna.
Le Ćevapčići. E’ un piatto molto diffuso nei Balcani, si tratta di polpettine cilindriche di carne di manzo e agnello, condite con sale, spezie e aromi. Cotte alla griglia e servite con contorni diversi in base al paese, di solito con: cipolle a dadini o ad anelli, ed ajvar (una salsa piccante) o con kajma (tipo una panna acida). E’ una pietanza che non ha una collocazione specifica nel menù, c’è chi le serve come antipasto, chi come secondo piatto e chi come piatto unico. Spesso accompagnate da del pane tipo dürüm.
Ćufte o kufta, detta anche kofta o kofte. E’ una polpetta di carne d’agnello speziata, fritta o cotta al forno, solitamente accompagnata con delle salse.
Gulaš. Da questo nome deriva la grafia gulasch e credo non ci sia bisogno di troppe spiegazioni! Per chi non lo conosce gulash significa “zuppa del mandriano“ perché cucinata appunto dai mandriani durante la transumanza. E’ uno spezzatino a base di carne, patate, cipolle e verdure. Le spezie usate cambiano in base al paese di origine, a volte è più o meno piccante.
Carne bollita nel rumine. La carne, inserita all’interno del rumine (uno dei prestomaci dei ruminanti), viene cotta sotto le braci oppure appeso sopra alla fiamma viva del camino.
Piatti a base di pesce
non vi sono cotture particolari per il pesce, o è cotto alla griglia, o in padella o affumicato. Generalmente servito con salse e contorni di patate, verdure e a volte riso con prezzemolo.
Skakavica. Piatto a base di pesce marinato con cavolo bianco, olio d’oliva e limone.
La Carpa viene solitamente affumicata oppure cotta con: prugne secche, mele e mele cotogne.
L’anguilla viene generalmente servita con del riso o allo spiedo.
Le alborelle sono essiccate, leggermente fritte o preparate in insalata.
La trota viene servita ai ferri con yogurt greco.
Il Brudet non è altro che brodetto di pesce.
I Crostacei alla busara o buzara. Pietanze che sono arrivate qui durante la dominazione italiana e rielaborate nel corso del tempo. Si tratta di crostacei conditi con: cipolla, pomodoro, pangrattato, vino bianco e cotti i padella. Da mangiare rigorosamente con le mani.
Cosa bere!
Non li conoscevamo e siamo rimasti piacevolmente stupidi dai vini del Montenegro.
Il paese vanta un’antica tradizione vinicola in cui trova un posto d’eccellenza il primitivo.
L’unico vino che abbiamo assaggiato è stato il Šipčanik Vranac, un vino rosso morbido molto buono. Per noi che siamo amanti delle cantine e degustazioni è stato un dispiacere rinunciare ad una visita ma le tempistiche non sono state dalla nostra parte.
Se avrai modo di organizzarti potrai raggiungere vicino a Podgorica, la capitale, una casa vinicola dove poter fare delle degustazioni e visitare l’azienda.
La cantina si chiama 13.jul-Plantaže e si tratta del più grande vigneto d’Europa in un unico complesso. La sua particolarità è che si trova a 30m sotto terra! Questa azienda copre un’area che un tempo era un hangar sotterraneo segreto, poi bombardato e di conseguenza ristrutturato ed utilizzato in questo modo.
Sopra si estendono i vigneti dove potrai girare con una guida, anche a bordo di un trenino, e terminare il giro con una delle tipologie di degustazione proposta.
I dolci
I dolci non sono il loro forte nel Montenegro. Si tratta di dessert provenienti da altri paesi arrivati in passato oppure si possono trovare proposte più moderne come i waffle super farciti con la di ogni!
Baklava. Il dolce turco super dolce a base di miele e frutta secca.
Krofne. Si tratta dei Krapfen!
Palačinka. Una crêpe senza burro.
Štrudla ovvero lo strudel.
Tulumba. Partiamo dal nome! E’ un dolce turco e significa “pompa”, non so perché! E’ un dolce molto economico e che quindi viene servito in ogni occasione. Si tratta di pasta fritta simile a quella del bignè e dall’aspetto sembrano churros!
Frittelle di pasta con formaggio, kajmak (panna) e miele.
Spero di averti fatto venire l’acquolina!
A presto.
Deb!
Mi piace sempre provare la cucina locale, alcuni di questi piatti li conosco pur non avendo visitato ancora il paese. Concordo con te che differisce un po’ dalla cucina mediterranea
Anche io non posso evitare di assaggiare tutto ciò che riesco a trovare di tipico!!