Valtellina: Tra degustazioni e pizzoccheri!

Eravamo nel bel mezzo di una settimana impegnativa e il meteo non aveva ancora le idee chiare.
Perché allora non andiamo a mangiare i pizzoccheri in Valtellina?”.
Come si può rifiutare un’occasione simile!
E’ giovedì, mi serve una struttura che abbia posto per il weekend, ma soprattutto che accettino animali.

In meno di dieci minuti trovo una sistemazione a Tirano presso l’albergo “La Rotonda”, una struttura tipica di montagna, che con 70€ in due, con prima colazione, ha dato conferma a questa fuga in Valtellina!

E’ sabato pomeriggio e siamo pronti per partire, saliamo in macchina e…inizia a piovere!
Il mal tempo deve aver rovinato in piani a molti perché abbiamo viaggiato in tranquillità senza traffico e in poco tempo siamo arrivati alla meta.

Fuga in Valtellina

Raggiunto l’albergo dove una volta fatto il che in ci sistemiamo nella nostra stanza e, da buoni amanti dell’aperitivo, è giunta l’ora! Visto il mal tempo decidiamo di partire tranquilli senza spostarci!
Facciamo aperitivo nel bar dell’albergo!

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Siccome è ancora presto per la cena, decidiamo di spostarci in un locale lì vicino per fare un secondo giro, e così arriviamo al “Caffè Novecento”.

Il posto è molto giovanile con tutte le caratteristiche di un lounge bar, la lista dei cocktails è ricca e c’è anche un buffet.
Con 8€ prendiamo un Aviator e un Negroni insolito, davvero ben fatti!
Trascorriamo un’oretta nella veranda di questo grazioso posticino per poi spostarci per la cena.

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Arriviamo “Da Silvio”, a Chiuro, in perfetto orario. Quando ho chiamato per prenotare ho chiesto se era possibile portare un cane di piccola taglia e mi è stato chiesto se andava bene un tavolo in veranda. Non ho saputo come prendere questa cosa, se perché non volevano dirmi di no e quindi hanno trovato una soluzione o per altre motivazioni.

Al nostro arrivo vedo che nei tavoli attorno ci sono altre persone con cani, alcuni di taglia grande.
Il motivo del perché eravamo tutti in veranda? La proprietaria, una signora anche di una certa età, ha paura dei cani. Quindi vorrei complimentarmi con la signora che nonostante la sua paura non fa rinunciare ai suoi clienti la possibilità di muoversi con i loro amici a quattro zampe ma anzi ha trovato una soluzione per andare incontro a tutti.

Prendiamo posto e al tavolo troviamo una bottiglia di vino della casa già aperta; un modo per imporre il consumo del vino della casa?! Che comunque era buono!
La proprietaria con il suo fare un po’ burbero arriva per prendere l’ordinazione chiedendoci se avremmo bevuto il vino, sottinteso quel vino!

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Non è presente un menù cartaceo e questo gioca a sfavore per il discorso dei prezzi, un cliente deve sempre sapere quanto costa quello che sta ordinando, ma noi che sapevamo già cosa prendere questa cosa non ci ha creato problemi.

Se cercate commenti in merito su questo ristorante, leggerete di personale arrogante e scortese e di attese lunghissime. Mi sento di difendere la controparte!
Quando siamo stati qui noi il locale era completamente pieno, il personale era a volte sfuggente ma mai fermo. Era un continuo passare da un cliente all’altro.
Il tutto sotto l’occhio vigile della proprietaria, una signora di montagna, vecchia scuola, ma se sapete prenderla nel modo giusto vi farà sorridere!

Per quanto riguarda le lunghe attese queste ci sono state, sì, ma se ti chiedo dei pizzoccheri e me li porti in cinque minuti, o erano già pronti o sono confezionati!

Noi in attesa dei pizzoccheri abbiamo preso gli sciatt, che per chi non li conosce, sciatt in dialetto valtellinese vuol dire rospo! E molto probabilmente hanno preso questo nome proprio per il loro aspetto; sono più buoni che belli! Si tratta di frittelline ripiene di formaggio fuso servite con della cicoria.
Non è un piatto leggero, infatti solitamente le porzioni sono particolarmente ridotte!
Ma non qui!

Non siamo riusciti a finire i pizzoccheri, le porzioni sono veramente grandi, ma nulla è andato perso, li abbiamo portati a casa!
Non riuscivamo nemmeno a pensare all’idea di un dolce ma caffè e sorbetto al Braulio  non ce li siamo fatti scappare!
Totale per questa cena: € 38,00.

La mattina seguente con tutta calma scendiamo per la colazione.
Il buffet si presenta nella media tra dolce e salato si trova un pò di tutto tra: succo d’arancia, torte e brioches di vario genere, cereali, marmellate, formaggi, uova, affettato ecc.
Una volta che abbiamo fatto la carica di energie, prendiamo le nostre cose e ci dirigiamo verso l’avventura del giorno: visita con pranzo e degustazione presso la “Cantina Menegola”
Non è una struttura che si incontra lungo la strada principale, per raggiungerla bisogna salire di qualche tornante in quel di Castione (SO). Una Lasciamo l’auto nel parcheggio in prossimità della cantina e raggiungiamo il ristorante per chiedere se era possibile fare anche la visita in cantina e in vigna visto che la giornata era decisamente migliorata.

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Qui i soci sono due fratelli, Aldo e Walter che abbiamo conosciuto noi, entrambi lavoravano già nella ristorazione e, una volta ereditate le viti di famiglia, decidono di smettere di vendere il raccolto alle altre cantine per iniziare a produrre il loro vino.
Mentre aspettiamo l’arrivo di Walter, beviamo un caffè e ci guardiamo un po’ attorno, la struttura è ben curata, pulita e richiama allo stile di montagna con l’arredamento in legno. Poi c’è una zona più odierna, costruita successivamente, molto luminosa e moderna. 

ATTENZIONE: Se sei interessato solo al ristorante, lo dovrai cercare con il nome “La Tavernetta”.

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Giusto il tempo di dare una sbirciatina ed arriva Walter accompagnato da Greta.  Ci presentiamo e ci invitano a salire sulla loro auto per la visita in vigna! E’ ovviamente impossibile girare tutta la proprietà, ma soffermandosi in alcuni punti salienti ci viene spiegato il loro lavoro, i vari tipi di terreni da cui nascono i loro vini e moltissime informazioni annesse.
Facciamo ritorno per la visita in cantina, una struttura che spicca rispetto al contesto perché diversa dalle altre cantine del territorio.
Una struttura moderno  con dei richiami al passato, come la parte frontale delle botti utilizzate dai nonni e poi dai genitori, ora appese come ornamento e ricordo.
Siamo nella pancia della montagna, il fresco e l’umidità sono elementi importanti ma non fastidiosi, d’estate sicuramente un piacere!
Saliamo al primo piano dove si apre davanti a noi una bellissima area per le degustazioni che riprende l’arredamento della nuova sala da pranzo del ristorante. Questa si affaccia su un terrazzino con un praticello molto gradevole, attraverso dei grandi finestroni scorrevoli.

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Quando siamo stati in visita l’ultimo piano della struttura era ancora in costruzione, ma ciò che prevedeva erano delle stanze per un B&B, così da poter dare al cliente un pacchetto completo per un weekend in montagna, tra i vigneti, con degustazione e ristorante.

Termina tra una chiacchiera e l’altra anche la visita in cantina, si è fatta l’ora di pranzo, quindi torniamo al ristorante dove avrà inizio lesperienza culinaria.
Partiamo con un aperitivo che abbiamo richiesto contenuto per non rovinarci l’appetito! Viene accompagnato dal loro rosé di nome “Inciso”, nato per caso e per questo ancor più affascinante.
Colore stupendo, fresco, profumato al palato lo abbiamo adorato!

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Il tempo corre quando ci si diverte e ormai sono passate le 13:00, ci spostiamo nella moderna sala del ristornate dove consultiamo il menù.
I piatti di pesce li saltiamo, così come le pizze, e decidiamo per: “Gnochetti ai mirtilli con salsa alle noci” e “Tagliolini di sassella con finferli e pancetta croccante” accompagnati da due calici da confrontare di “Orante” ed di “Rupestre”.
Il pranzo continua con un “Filetto di manzo bardato con brandy e mele di Valtellina” e una “Tagliata di puledro al balsamico su letto di radicchio”, entrambe con patate di contorno. Questa volta accompagnati da un “Riserva” ed uno “Sforzato”.

Ma non è finita qui! CI sono i dolci: una cheesecake con mirtilli e crema di limone, fresca e buona, perfetta per chiudere questo pranzo.

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Ad un certo punto ci rendiamo conto che eravamo rimasti solo noi!
Sono ormai passate le 15:00 così il caffè e l’amaro lo beviamo insieme a Walter e Greta che continuano a raccontarci di questa meravigliosa avventura che hanno avviato in famiglia!

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Si sono fatte le 17:00 e purtroppo dobbiamo rientrare a casa, ovviamente non a mani vuote!
E’ stato un fuori porta davvero rilassante e godereccio con la scoperta di un luogo e persone stupende da cui torneremo sicuramente.
In coppia, con amici o in famiglia lo consiglio a tutti!

Fammi sapere se già conoscevi i luoghi di cui ti ho parlato o se sei interessato!

A presto,
Deb!

thewandererdeb@gmail.com 

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The wanderer Deb

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4 commenti

  1. Quando il viaggio parte con un “Andiamo a mangiare i pizzoccheri in Valtellina?”,non può che venir fuori una bella avventura! Ottimi i piatti assaggiati e le esperienze vissute. Io non ho un cane ma viaggio spesso con chi li ha e ormai faccio caso anche io a chi li fa entrare e chi no. Bellissimo racconto! La montagna ti rimette in grazia con il mondo ❤️

  2. MARTINA BRESSAN

    Sarò da queste parti a fine agosto.. quindi ho preso nota. Sempre ottimi i consigli su dove fare aperitivo…anche a noi piacciano molto. In più vedo che avete mangiato davvero molto bene, a prezzi ragionevoli… tra tutti mi stuzzicano molto gli “gnochetti ai mirtilli con salsa alle noci”, sembra un piatto davvero particolare!

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