Siamo stati in Villa Della Porta Bozzolo, più comunemente chiamata Villa Bozzolo, durante una delle giornate FAI, optando per la visita libera ma per chi volesse è possibile fare una prenotazione con visita guidata.
Il biglietto è acquistabile dal sito FAI, mentre se siete tesserati l’ingresso è gratuito.
Siamo in provincia di Varese, per la precisione a Casalzuigno.
Qui troverete due comodi parcheggi gratuiti da cui potrete iniziare al vostra visita!
Questa villa ha vissuto due vite, vediamole nel dettaglio!
Nel Cinquecento il Sig. Della Porta, nobile notaio proprietario terriero, fece costruire questa casa nobile per controllare meglio le sue proprietà di zona. Il cognome di famiglia sembrerebbe derivare da “De Portu“, perché provenienti da Porto Valtravaglia (VA).
Nel corso dei secoli questo luogo ha subito delle modifiche strutturali richieste da esigenze degli abitanti e per semplice gusto estetico del periodo.
Verso la fine del Seicento furono aggiunti il viale d’accesso, le terrazze e il grande parco verticale all’italiana. Tutte queste pregiate modifiche vennero fatte in occasione delle nozze tra Giovan Angelo III Della Porta e la contessa milanese Isabella Giulini.
A causa del declino della famiglia Della Porta, nell’Ottocento la Villa venne venduta passando a due famiglie nell’arco del secolo prima di arrivare al senatore Camillo Bozzolo che la acquistò nel 1877. Rimase della famiglia fino al 1989, anno in cui i suoi eredi decisero di donarla al FAI ed quindi aprirla al pubblico.
La Villa si compone di più edifici posizionati ad “U” ed è possibile visitarla attraverso un percorso semi guidato.
Cosa voglio dire: che la visita libera non segue una tragitto ben delineato ma sarete voi a scegliere da che zona partire e seguire le stanze lasciandovi trasportare dal contesto. Noi vi raccontiamo la nostra esperienza!
Arrivati all’ingresso, che si trova in un piccolo cortiletto con un grazioso shop di prodotti locali, mostrerete il vostro biglietto o tesseramento e da qui inizia la magia!
Si prosegue attraverso quelle che erano le stalle dove si trovano diversi oggetti d’epoca legati ai cavalli e al lavoro nei campi.
Si arriva ad un secondo cortile dove è possibile accedere ad una cucina rustica e dove sono esposti oggetti che forse ad alcuni di noi non sono così sconosciuti; io per esempio ricordo la vecchia macchina da cucire della mia nonna, molto simile a quella esposta!
Vicino alla cucina una specie di magazzino trova al suo interno mangiatoie ed attrezzi da lavoro per i campi e le stalle.
Anche una graziosa vecchia levigatrice!
E’ da qui che il vostro percorso diventa più libero! Superati i tornelli potrete decidere di partire dal giardino, o dalla parte più nobile della Villa oppure, come nel nostro caso, dal basso per poi risalire, iniziando dai “Rustici“!
Un tempo quello che oggi è puramente un giardino estetico, era utilizzato anche per la coltivazione. Lungo le terrazze si potevano trovare fagioli, lenticchie, ceci ed altro. Ecco perché qui troveremo un grande torchio e, secondo i libri contabili ritrovati, vi era la presenza anche di ulivi e un frantoio.
Potrete vedere la ghiacciaia così come le cantine con annessi attrezzi del mestiere!
In una piccola stanza all’interno delle cantine sono state lasciate vecchie bottiglie di vino e liquori di tempi passati; carino leggere certe etichette oggi diventate pezzi da collezioni!
Lì vicino si trova un’area aperta oggi usata come dehor ma che in tempi passati aveva la funzione di filanda, costruita verso la fine del ‘700.
A pochi passi un’altra struttura su due piani, oggi usata come sala espositiva, chiamata “Baco da Seta”, fungeva da luogo per l’allevamento dei bachi.
Dalla zona dei rustici risaliamo una vecchia scala di mattoncini in cotto che porta alla “Corte d’onore“. A differenza degli spazi esterni di servizio questo è decisamente più grande e decorato. Da qui si può raggiungere il ristorante/caffetteria “I Rustici“.
La prima stanza che visitiamo è il “Salone da Ballo“.
Creata nel ‘700 per arricchire la “vecchia” dimora e rispecchiare la crescita economico-sociale della famiglia.
L’affresco sul soffitto è a dir poco magnifico per non parlare del camino!😍
Molti i riferimenti a Pace e Giustizia che si rivolgono a ciò di cui si occupava la famiglia Della Porta.
L’arredo iniziale prevedeva pochi elementi proprio perché la sala da ballo aveva bisogno di spazio! Quindi sì…il tavolo che oggi si trova al centro della stanza un tempo non c’era!
Da qui ci spostiamo al “Salottino” con esposte foto originali che mettono a confronto il prima ed ora . Potrete notare che ad esempio non c’erano gli strumenti musicali, come un fortepiano viennese, antenato del più moderno pianoforte! Vogliamo parlare anche della meravigliosa arpa?
Questi oggetti sono donazioni fatte alla Villa nel corso del tempo ma restano comunque una meraviglia!
Dal Salottino si accede all’ “Alcova“. Che un tempo prevedeva la presenza di un letto mentre oggi rispecchia un piccolo salotto di epoca Luigi XVI. Perché questo cambiamento? Purtroppo sempre per la perdita di elementi originali avvenuti nel corso degli anni.
Alcova deriva dall’arabo al-qubba che significa cupola e che sta ad indicare una stanza separata dalle altre attraverso tende o altri elementi di separazione e che contenevano un letto. Questa zona risultava più piccola per via del soffitto a cupola più basso.
Arriviamo ad una grande “sala da pranzo“, prima invece cappella privata della Villa, dismessa dopo la costruzione della vicina parrocchia.
Il concetto di sala da pranzo è decisamente moderno dato che fino alla fine del ‘700 si usava pranzare nelle stanze vicino alle camere da letto o addirittura nelle camere stesse. Qui si potranno vedere una collezione di albarelli provenienti da un’antica farmacia della provincia di Alessandria. Questi oggetti erano recipienti usati nelle farmacie per contenere le spezie.
Nella vicina credenza invece potrete ammirare il servizio da tavola con lo stemma della famiglia Della Porta prodotto a Laveno!
(Guarda i reels a fine articolo per vedere tutte le immagini)
Da qui ci spostiamo in quella che è la zona più antica della Villa: la “Caminata“. Chiamata così per la presenza di un grande camino, che purtroppo oggi non c’è più, e sostituito con un forno e uno scaldavivande. Collegata a questa il locale “lavandino“. Questo luogo, inizialmente utilizzato come dispensa, diventa nel Settecento cucina a tutti gli effetti e qui si possono notare tutti gli attrezzi del periodo.
Adoro immaginare come poteva essere vivere in questi ambienti e confrontare il tutto con la nostra vita di oggi!
Un’altra cosa che potete notare è la mia passione per i pavimenti!
L’ho già raccontato ma per chi è nuovo dei miei racconti…Spesso mi capita, quando mi trovo in luoghi con una storia come questi, di guardare il suolo e pensare alle persone che vi hanno camminato prima di me!
Sono pavimenti che hanno tanto da raccontare..e poi sono bellissimi!
Torniamo a zone un pò più “pregiate” come la stanza da biliardo in origine stanza della musica dove siamo venuti a conoscenza del gioco del Biribissi! Quello che viene definito come l’antenato della roulette!
Ma che salta all’occhio più di tutti è una piccola zona completamente dedicata ad una collezione di ” veilleuse“.
Veilleuse si traduce come “lumino da notte” e sono delle tazze poste sopra un sostegno che conteneva dell’acqua e che con una fiamma teneva caldo il contenuto nella tazza che poteva essere tè o altro. Nel corso del tempo questi elementi cambiano di dimensioni, forme e decorazioni.
Guardate questa quanto è piccina e carina!
In una delle zone più buie della Villa (per preservare ciò che vi è all’interno), si trova “lo studio” con annessa “biblioteca“.
Potrete vedere una raccolta di libri antichi straordinaria che trattano svariati argomenti.
Scorrere con gli occhi su tutti i titoli. Leggere di cosa trattano facendo un viaggio nel tempo, a quando chi viveva questa casa studiava o semplicemente trascorreva il tempo con questi testi!
C’è anche il dizionario “milanese – italiano”! 😆
La zona dello studio è quella che ha mantenuto più delle altre il suo aspetto originale.
Passando da una stanza all’altra si percorre la meravigliosa “Galleria“, così luminosa grazie alle finestre che rendono perfette le immancabili foto per chiunque passi di qui!
Interamente decorata con dipinti illusionistici con figure allegoriche femminili che alludono alle virtù: Liberalità, Fortezza, Vigilanza, Mitezza, Prudenza, Fama e Temperanza.
Sì..non avete problemi di vista! Il soffitto a cassettoni ha subito il peso del tempo! Ma resta comunque bellissimo!
La zona delle camere da letto sono meravigliosamente allestite con pezzi originali e donati.
La “camera dal letto rosso“, con un talamo a baldacchino risalente alla fine del XVIII secolo donato alla Villa.
La “camera del baldacchino giallo” e la “camera del letto giallo“. Dove si trovano alcuni complementi d’arredo originali.
La “camera da letto verde“, originale il letto a baldacchino del Settecento e delle poltroncine e delle sedie in stile neoclassico.
In questo piano troverete un’altra alcova che di particolare ha una porta che conduceva a tre stanze di servizio (toilette, boudoir e guardaroba) che prima erano direttamente collegati alla Villa.
Avrete modo di incontrare anche un’anticamere che un tempo aveva funzione di ingresso, sala da pranzo e sala di rappresentanza ed ammirare delle porte totalmente decorate che qualche decennio fa sono state vittime di un furto…ma per fortuna recuperate!
Dalla Galleria prendiamo un bellissimo scalone per dirigerci verso i giarini!
Il parco con una giornata di sole è una meraviglia. Ancora presto per vedere tutti i fiori sbocciare ma anche tutto questo verde non dispiace!
La sua costruzione vede un mix di stili barocchi, italiani, francesi ed europei che potrete godervi passeggiando fino all’Edicola affrescata, vicino al giardino segreto! Da qui risalire le terrazze con le sue 12 fontane, fino alla “Peschiera” con una grande vasca della capacità di 140 metri cubi..
Ma non è finita qui!
Se avete voglia di camminare potete salire lungo un sentiero che con un dislivello di circa 100mt vi porta al Colle del Belvedere, ai confini della proprietà, dove potrete ammirare i giardini, la Villa e tutto ciò che li circonda dall’alto!
L’approvvigionamento dell’acqua per il sistema delle fonte, è sempre provenuto da alcune sorgenti vicine.
Il sistema dell’acqua scendeva fino ad arrivare al lavatoio, il primo elemento che incontrate arrivando alla Villa, proprio quello all’ingresso!
Da qui l’acqua in eccesso veniva scaricata nel torrente Riale.
Con il corso degli anni questo sistema è stato aggiornato, sistemato e modificato, così da poter raccogliere in modo ottimale l’acqua per l’irrigazione del giardino ed evitare sprechi.
Abbiamo passeggiato per questa zona durante una giornata di pic-nic nel parco dove c’erano anche famiglie con bambini che partecipavano ad una caccia al tesoro all’aperto!
Lo consiglio se cercate qualche idea per una giornata in famiglia con i più piccoli oppure se siete con amici o una coppia e volete prendere il sole godendovi il vostro cesto da pic-nic.
Potrete portare il vostro oppure acquistarne uno di quelli forniti dal ristorante in loco. Tutte le info per queste giornate le trovate sul sito FAI!
Ti ringrazio per aver letto questo articolo, fammi sapere nei commenti cosa ne pensi!
Ti aspetto sulla mia pagina Instagram!
A presto,
Deb!
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Adoro visitare ville e castelli e questa è nella mia wish list, ma dopo aver letto il tuo articolo, “accellererò” i tempi per visitare Villa Della Porta Bozzolo: Che giardini e che magia gli interni!
ti ringrazio!!
É un’eternità che voglio visitare Villa della Porta Bozzolo ma ultimamente con le giornate FAI non sto andando d’accordo: ho sempre un impegno improrogabile che non mi fa godere di queste opportunità! Mi confermi che è stupenda con questo tuo articolo!
Arriverà l’occasione giusta anche per questo dai!
Una vera magia questo luogo, che dovrò per forza mettere nella lunghissima lista dei luoghi da vedere in Italia.
Queste liste infinite che non ci abbandonano mai!!!!
Avevo già più volte sentito parlare di questa meravigliosa villa cinquecentesca a Casalzuigno ma non è ancora capitata l’occasione di visitarla e mi rendo conto, ammirando le tue foto, che sarebbe ora di organizzare una visita al più presto. Gli arredi ed i numerosi oggetti d’epoca ne impreziosiscono gli interni ed offrono comunque uno spaccato di vita e degli usi e costumi dei secoli scorsi.
P.S.: anche a me piace ammirare pavimenti antichi e le gradinate e soffermarmi a pensare ai numerosi passi che hanno li hanno calpestati e a quante storie si siano svolte su di essi
Ciao Raffaella, grazie mille per il tuo commento, mi fa piacere sapere di non essere l’unica ad apprezzare!
Torno a commentare questo articolo perché finalmente ho visitato Villa Della Porta Bozzolo e che dire… Ne sono rimasta davvero estasiata! Mi è piaciuta ancora di più di quello che immaginavo e ho scattato davvero tantissime fotografie! Da tornarci!
Mi fa molto piacere! E grazie per il riscontro 🤗