Indice dei contenuti
Organizzazione e partenza
E così dopo sei mesi dalla prenotazione è arrivato il grande giorno, il primo volo oltreoceano!
Io e Marco sognavamo il Messico da quando ci siamo conosciuti e finalmente abbiamo, in parte, realizzato questo sogno!
Dico in parte perché mi sono lasciata condizionare dalle opinioni altrui e queste hanno influito su tutta una serie di scelte che con il senno di poi avrei preso in modo diverso.
In primis avrei voluto immergermi di più nella cultura messicana, ma una delle cose che mi sono sentita dire in continuazione è quanto questo Paese fosse pericoloso. E così ci siamo lasciati convincere su una prima volta più “tranquilla”: lo Yucatán. Ora non mi fraintendere, è comunque bellissimo e sono felice delle esperienze vissuta che non vedo l’ora di raccontarti; anzi sono sicura torneremo per vedere quello che per questioni di tempo ci siamo persi.
Un’altra cosa che ci siamo sentiti dire spesso, anche dagli stessi messicani, è che lo Yucatán non è il vero Messico! Paesaggisticamente stupendo, tanta cultura da scoprire e la natura travolgente, se sarai in grado di andare oltre la parte turistica di tutta la Riviera Maya!
Da Cancún a Tulum è tutto un susseguirsi di resort, la costa è il fulcro della movida yucateca con locali di vario genere per mangiare, ballare e fare shopping, stessa cosa per le escursioni.
Bisogna anche dire che tutto questo da la possibilità a molti messicani (per lo più provenienti da altre zone del Messico) di trovare lavoro, pagarsi gli studi e mantenere famiglie; è bene guardare le cose da tutti i punti di vista.
Abituata ad organizzare i nostri viaggi per conto nostro è stato strano affidarmi per la prima volta ad un’agenzia, una scelta fatta per il timore di incontrare problemi burocratici e non solo. Per una volta è stato bello farsi coccolare ma mi è mancata la parte organizzativa con tutto il suo essere frizzante!
Un’altra cosa che siamo sempre stati abituati a gestire per conto nostro sono le visite, solitamente con un mezzo a noleggio. In questo caso i racconti sono stati molto discordanti, da chi non ha avuto nessuna esperienza negativa a chi si è imbattuto nelle più disparate esperienze. Questo ci ha fatto rinunciare all’idea di un mezzo a noleggio e abbiamo optato per delle escursioni organizzate. Anche in questo caso ci sono i pro e i contro che ti racconterò nel dettaglio. Resto dell’idea che noleggiare un’auto e fare per conto proprio è utile se si fa un viaggio on the road, mentre se si opta per un viaggio con una base fissa e varie uscite giornaliere il noleggio di un’auto potrebbe diventare stancante ed economicamente svantaggioso.
Fatta questa premessa arriviamo al giorno della partenza!

Il tutto ha inizio il 9 gennaio con un volo Neos con orario di partenza anticipato di due ore. Ci affidiamo ai consigli dell’agenzia ed arriviamo con largo anticipo in aeroporto. Peccato fossero le quattro del mattino, siamo in quattro gatti in tutta Malpensa e nell’arco di un’ora facciamo tutto quello che dobbiamo fare, anche perché al check-in ci avevo già pensato io online. Ora non resta che aspettare le 7:30 per l’apertura del gate, nel mentre facciamo colazione e cerchiamo di non addormentarci sui seggiolini.
Partiamo con circa 30 min. di ritardo ma delle 12h di volo previste ne facciamo circa 10 e mezza, durante le quali ho dormito, letto e guardato tre film. Ero un po’ intimorita da questo primo viaggio lungo perché fatico a stare ferma, invece devo dire che ho gestito la situazione abbastanza bene; ho sofferto solo l’ultima ora!
Arriviamo a Cancún alle 14:15 e riusciamo ad uscire dall’aeroporto dopo più di due ore.
Durante quello che è sembrato un’interminabile lasso di tempo abbiamo recuperato i nostri bagagli, passato il controllo passaporti in uscita, che a quanto pare è sempre così lento, e insieme al 90% dei viaggiatori siamo passati per il controllo bagagli da parte dei militari presenti.
A tutti quelli che non avevano con sé bambini (il perché non è ben chiaro), veniva chiesto di aprire i bagagli per controllare che non ci fossero sigarette, e nel momento in cui queste venivano trovate era richiesto il pagamento di una “multa” che variava a seconda di non si sa bene quale motivazione!
Questo lo dico a seguito di un confronto con diversi viaggiatori tabagisti che nonostante le normative vigenti, che stabiliscono un numero preciso di trasporto per viaggiatore, si sono dovuti scontrare con il veto era ai controlli che richiedeva il saldo di una tassa (mai uguale) per introdurre sigarette elettroniche e non. E se stai pensando: io le avrei lasciate lì, mi spiace doverti dire che non era consentito.
Quello del fumo era un controllo importante che abbiamo notato durante tutto il soggiorno, era vietato fumare in albergo se non in due zone dedicate di cui una fuori dalla hall, vietato fumare in spiaggia e anche in giro per strada non era una cosa ben vista. Da parte di un fumatore questo può essere visto in modo negativo, da parte di chi non fuma significa non dover vedere mozziconi di sigarette abbandonati ovunque.
Ne approfitto per parlare anche del discorso alcol. Al di fuori dei locali il consumo di bevande alcoliche è vietato in tutto il Messico ed è punibile con multe o addirittura la prigione. Così come urinare in luoghi pubblici (che potrà sembrare scontato ma a quanto pare non lo è!). Nonostante questi divieti trovare immondizia abbandonata ovunque era la norma e la cosa più triste è che sono per lo più gli stessi messicani ad avere questo atteggiamento poco rispettoso verso il loro bellissimo paese.
Usciamo dall’aeroporto alla ricerca del bus che da lì a un’ora ci avrebbe portato al resort. Siamo in ballo dalle tre del mattino, è ormai sera e una volta arrivati in albergo attendiamo altri 40 minuti prima di riuscire a fare il check-in.
Raggiungiamo la nostra camera, andiamo a cena e corriamo a dormire per recuperare energie ed iniziare quest’avventura. 😂
Guarda il video della camera!
Il resort
Abbiamo alloggiato per due settimane al Viva Maya by Wyndham che si trova all’interno del comprensorio turistico di Playacar, a circa 30 minuti a piedi da Playa del Carmen che abbiamo spesso raggiunto a piedi. Durante le ore diurne è possibile utilizzare delle bici a noleggio mentre per chi non volesse camminare o pedalare ci sono i taxi!
È un’area considerata di lusso, per la presenza di resort e ville di un certo tipo, a cui si può accedere attraverso sbarre e cancelli controllati, e dove viene richiesto di esibire il braccialetto per i turisti e un permesso per lavoratori e residenti; ci sono anche attività come bar, 7-Eleven, negozietti di souvenir ecc.
Cercando info sul Viva Maya by Wyndham si trovano le più svariate recensioni che ovviamente cambiano in base a quello che una persona cerca in viaggio. Per chi come noi passa più tempo in giro che in hotel, possiamo dire che questo resort ha tutto il necessario, il posto è pulito e le persone sono cordiali; ma ha anche dei difetti!
Il Viva Maya by Wyndham è un resort 4 stelle ma secondo gli standard del posto. Per quanto il luogo sia pulito è molto semplice e i dettagli non sono curati. Se stai cercando il resort super cool per le foto da pubblicare sui social dovrai spendere decisamente molto di più perché il gap economico è differente!
La piscina non è grandissima ma sarò sincera…non ci ho nemmeno messo un piede in due settimane di viaggio, perché per come sono fatta io ho preferito godermi l’oceano.
La spiaggia era pulita e sorvegliata, noi in due settimane non abbiamo mai avuto problemi di sargasso e lo specifico perché leggevo di altre persone che invece si sono lamentate parecchio a riguardo. Purtroppo il Mar dei Caraibi sta vivendo questo grande aumento di sargasso sulle sue spiagge a cui le varie strutture cercano di sopperire tenendo pulito ma…è la natura.
Oltre al sargasso gli addetti si occupavano di tenere pulito dalla sporcizia abbandonata come piatti e bicchieri.
Io a volte mi chiedo cosa passa nella testa delle persone, hai la possibilità di portarti cocktails e piatti con cibo in spiaggia per mangiare davanti all’oceano, cosa ti costa riportare tutto indietro quando hai finito?
Oltre al fatto che ci sono molti animali liberi che ovviamente andavano a ripulire quello che veniva lasciato e non è normale che un uccello locale si metta a mangiare delle patatine fritte. Lo si sta avvelenando, ma giustamente non importa perché sono in vacanza.
A proposito di animali in resort, sono presenti diversi animali locali liberi come: coati, aguti, volatili, in spiaggia è passata anche una scimmia! Ma diversi cartelli chiedono di non toccarli e non dar loro nulla per non abituarli all’uomo e quindi non metterli in pericolo.
Guarda il video di alcuni degli abitanti del resort!
La zona lettini si divide in due, quella per i membri del Viva Club e tutti gli altri, la differenza si nota dal colore dei teli e dalla separazione delle aree. I teli forniti quotidianamente dal resort possono essere usati anche durante le escursioni così da non dover portare i propri.
All’interno dei resort Viva Maya ci sono degli addetti che propongono l’iscrizione al Viva Club ma per quanto riguarda il nostro modo di viaggiare non ha senso iscriversi. Se invece siete persone a cui piace tornare negli stessi posti e amate la vita da resort allora potrebbe interessarvi. Quello che viene proposto è un all inclusive maggiorato come: un’area riservata in spiaggia e nel ristorante a buffet, ingresso ai ristoranti alla carta illimitato, una selezione di alcolici in più, salta fila al bar, qualche gadget del resort e stanze riservate.
L’iscrizione ha un costo importante ma vi darà la possibilità per i successivi anni (il numero dipende dall’opzione scelta) di trascorrere le vacanze ai Caraibi in uno dei loro resort con questi trattamenti in più.
Il personale, non proprio correttamente, parla di strutture in tutto il mondo, peccato che per poter sfruttare questa cosa al di fuori dei Caraibi bisogna pagare un supplemento annuale extra.
Insomma valutate che tipo di viaggiatori siete e qual è il vostro budget.
Tornando al fattore spiaggia, ci sono molti venditori ambulanti, massaggiatori, ragazze che fanno treccine e tatuaggi temporanei ma non sono mai stati insistenti. Le spiagge sono anche controllate dalla sicurezza dei resort e dai militari.
È possibile fare diverse attività come: giocare a beach volley, fare windsurf, vela, Kayak, parasailing, moto d’acqua e molto altro.
Sempre per la nostra esperienza possiamo dire che l’organizzazione delle attività è un po’ blanda, avevamo riservato due kayak singoli, arrivati all’ora prestabilita ci viene chiesto di prepararci, in autonomia prendiamo giubbottino e pagaia ed arriviamo a riva aspettando il nostro turno.
Non ci viene detto nulla, se non quali sono i limiti da tenere in acqua ovvero: non superate le boe!
Dopo quindici minuti ci avvisano che i kayak singoli non erano disponibili quindi o aspettavamo un pò o potevamo optare per un’uscita in doppia. Nulla di grave ma se mi obblighi a prendere un appuntamento con un orario per gestire le uscite mi aspetto di trovare quello che ho prenotato!
Inoltre all’interno del resort c’è un trapezio, la zona bocce e la SPA, ci sono anche molte altre attività come lezioni di cucina e molto altro. Roba da non uscire mai da qui!
Per quanto riguarda il fattore animazione non posso esprimermi perché non abbiamo avuto modo di viverla! Alcuni li hanno definiti insistenti, ma noi non l’abbiamo notato.
Altri si lamentava della musica fino a tardi, non so cosa intendono loro per tardi ma noi che abbiamo soggiornato in alta stagione a mezzanotte non sentivamo mai nulla, a volte anche prima.
I ristoranti del resort
Passiamo al fattore ristorazione e bar! Sono presenti due zone bar dove chiedere cocktails, un bar al chiuso dove c’è la possibilità di giocare a calcetto e biliardo.
Il Cafè Maya, invece, è aperto dalle 7:00 alle 18:00 ed è l’unico posto dove si può bere un caffè definibile tale! Inoltre si trovano muffin e ciambelle, detox e smoothies.
Per una colazione diversa e per, chi come me, ama la colazione salata c’è “La Terrazza”, ristorante a buffet aperto a tutti e che onestamente ci ha un pò deluso, ci aspettavamo di più come qualità e gestione del servizio.
Vicino alla piscina c’è una “zona snack“, aperto quasi tutto il giorno, dove è possibile fare dei veri e propri pasti a buffet con primi, pizza, hamburger ecc.
Infine i quattro ristoranti alla carta dove si può cenare ma solo su prenotazione e dove tutti abbiamo riscontrato e segnalato lo stesso problema, ovvero l’impossibilità di effettuare prenotazioni durante tutta la prima settimana di soggiorno.
A parte la pessima gestione del servizio abbiamo sempre mangiato bene, assaggiando tutti i piatti proposti, e il personale è sempre stato gentile.
Una breve descrizione dei posti e a seguire i loro menù con qualche foto dei piatti.
– Cosmopolita. Un ristorante definito fusion internazionale ma dove i riferimenti all’Italia sono sempre presenti come i cappelletti o le lasagne! Forse il ristorante più formale di tutti in termini di stile, è anche quello con meno posti a sedere quindi non è facile trovare posto.
– Miramare. Ristorante italiano…ebbene sì! Non sono una fan della ricerca della cucina italiana all’estero ma bisogna ammettere che le portate erano tutte buone. Contesto più casual la cui posizione dovrebbe dare la possibilità di vedere l’oceano…ma era buio quindi abbiamo mirato poco!
– Portofino. Il nome dovrebbe lasciar intendere tutto e invece… niente tortelli ,pizza e cappelletti ma più un tema generale mediterraneo. Abbiamo fatto anche una cena con aragosta (su prenotazione) ed anche in questo caso il contesto è classico, con il personale in un elegante divisa ma senza troppe formalità, anzi è anche facile trovarsi a scherzare al tavolo con i camerieri!
– Hacienda Don Diego. Ed ecco finalmente il ristorante tanto atteso, non è piccolo e abbiamo avuto modo di cenare sia all’interno che all’esterno, che dal mio punto di vista merita di più. Il contesto è più informale, arredato in modo tipico. Inutile dire che abbiamo provato tutto quello che era presente sul menù e abbiamo adorato tutto!
Una cosa che accomuna tutti i ristoranti è che appena accomodati vengono portati dei margarita! Sempre molto graditi da parte nostra, così come le Tequila a fine pasto! Non possiamo dire lo stesso dei vini 😣 Non mi aspettavo di bere come a casa ma se posso dare un consiglio lasciate stare!
All’interno del resort vengono anche organizzate delle serate, come quella messicana dove sono presenti i mariachi, bancarelle, il carretto dei margarita ecc.
Un’occasione molto carina per vivere una serata diversa all’interno del resort.
Playa del Carmen
Per concludere questo articolo vorrei soffermarmi un attimo su Playa del Carmen che è stata la nostra prima “meta” di questo viaggio; dopo esserci goduti un pò di relax in spiaggia e aver organizzato i successivi 14 giorni!
Nel tardo pomeriggio abbiamo deciso di raggiungere a piedi Playa del Carmen dal resort, che come già accennato, da dove eravamo noi è raggiungibile in circa 30 minuti a piedi. L’importante la prima volta è assicurarsi di svoltare dalla parte giusta, ma basta chiedere al gentile personale ai cancelli del distretto.
Fino ai primi anni ’90 la costa da Cancún a sud era un susseguirsi di villaggi di pescatori, con il tempo i vari imprenditori hanno visto queste zone come un luogo strategico portandolo ad essere il fulcro del turismo yucateca.
Ti rendi conto subito di essere arrivato sulla Quinta Avenida, la via principale, perché si è circondati da negozi, locali e un fiume di persone.
Percorrendo la via principale si arriva a Parque los Fundadores, una piazza alberata in cui è possibile trovare chioschi, persone che fanno spettacoli e la scritta Playa del Carmen con cui farsi la foto!
Qui si trova anche il Portal Maya, una scultura che rappresenta i due elementi che caratterizzano il luogo: acqua e vento che si stringono la mano, mentre i cerchi sono un richiamo al juego de la pelota!
Abbiamo raggiunto questo luogo in diverse occasioni, la sera per delle passeggiate, per bere e mangiare e di giorno per rientrare da alcune escursioni passando per le vie meno turistiche.
In nessuno di questi momenti ci siamo trovati in situazioni spiacevoli o sentiti a disagio per qualsiasi motivo, vero è che le forze dell’ordine non mancano.
Durante il soggiorno mi è capitato di leggere notizie di sparatorie in locali lungo tutta la costa, come sempre vince il buon senso su come ci si muove, persone e luoghi che si frequentano.
Le amanti dello shopping qui avranno da divertirsi, non mancano affatto negozi di artigianato e grandi catene, personalmente non ho acquistato nulla perché non era conveniente.
Per chi invece è appassionato di arte alla Galleria Gastón Charó sono esposte opere di artisti messicani.
Noi eravamo più attirati dai luoghi dove mangiare e bere! Tra i vari posti il nostro preferito è il “Club de la Cerveza“. Una birreria molto piccola ma con una lista molto interessante che rende difficile la scelta! Purtroppo sul sito non è presente l’intero menù.
Sono anche presenti diverse birre dal mondo, italiane comprese! Leggevo di molti che si lamentavano di questa cosa su un noto sito di recensioni, perché secondo alcuni è assurdo che avessero tutte queste birre europee. Avrei tanto voluto chiedere a queste persone se loro quando escono a bere una birra bevono solo italiane e non apprezzano mai una buona belga, un’inglese o altro; quindi perché un messicano che esce a bere non può gustarsi una birra europea?
Ad ogni modo c’è una vasta scelta anche di birre messicane.
Curiosità
Qualche piccola curiosità in merito a questo immenso paese che è circa sei volte l’Italia!
. Al momento del nostro viaggio il cambio era 1€ per circa 20pesos. Ricorda che in Messico, come negli States si lascia la mancia, solitamente in percentuale al conto. A volte vi viene richiesto che percentuale di mancia desiderate lasciare per aggiungerla al conto (specie se si paga con carta).
. Il nome México si pensa abbia origine azteca, per la precisione dalla fusione delle parole Metztli (che era un dio/dea della luna) e “xictli” (in lingua Nahuatl significa ombelico); il grande: “ombelico della luna”!
. Oggi nello Yucatán vivono circa 700.000 discendenti Maya che ancora parlano la loro lingua nativa!
. La bandiera messicana si racchiude in quattro significati: il verde della speranza, il bianco dell’unione nazionale, il rosso dei caduti per il paese e al centro l’aquila, il serpente e il cactus ad indicare l’antica civiltà azteca.
. Come purtroppo ben sappiamo questo territorio è da sempre stato soggetto di grandi discussioni; recentemente quanto è successo con il Golfo del Messico ne è l’esempio. Un tempo California, Nevada, Utah, Nuovo Messico e Texas facevano parte del territorio messicano.
. La Coca Cola. Praticamente un altro simbolo per il paese! A quanto pare il Messico è il paese nel mondo in cui si consuma più Coca Cola che è anche la causa di un gran numero di decessi l’anno. Onestamente questa notizia mi ha sorpresa perché non era così pubblicizzata in giro, anzi nel nostro resort c’era solo Pepsi!
. Alebrijes. Sicuramente saprai di cosa sto parlando ma il nome magari ti sfugge! Molti li hanno conosciuti con il film Coco! Sono animali totem, che fungono da spirito guida. Ne si troveranno svariate riproduzioni, da piccoli souvenir a riproduzioni giganti, dipinti, tessuti, di varie forme e colori!
. Una particolarità di questa zona è inerente a quel famoso meteorite che si dice causò l’estinzione dei dinosauri. Per la precisione si schiantò proprio nello Yucatán portando alla nascita di una serie di tunnel che nel tempo hanno creato gli attuali cenote. Il gigantesco cratere è visibile nella zona vicino a Chicxulub.
. A proposito di cenote! Si tratta di complessi di doline e grotte, ognuno è spettacolare a modo suo, ce ne sono di diverse grandezze, profondità e tipologie. Si crede si siano formati con l’impatto di un meteorite che creò delle rotture nelle rocce e la creazione di gallerie sotterranee che con il corso del tempo si sono riempite di acqua piovana. Con il tempo alcune superfici sono crollate dando vita ai cenote aperti, altri sono ancora completamente al chiuso ed altri semi aperti. Questa grandissima rete è chiamata Sac Actun e si è calcolato sia composta da circa 6mila cenote. da qui nasce la “Ruta de los Cenotes” dello Yucatán che ne conta circa 60. Molti di questi erano considerati sacri perché si credeva fossero ponti di collegamento con l’aldilà e a volte erano usati per dei sacrifici umani. Alcuni sono ancora inesplorati e considerati siti archeologici Maya dove sono stati ritrovati anche resti fossili di cammelli, giaguari giganti, mammut e non solo! Quella dei cenote è un’esperienza d’obbligo da queste parti e proprio perché è così pazzesco ormai sono quasi tutti attrezzati per l’esplorazione.
Quando pensiamo al Messico ci vengono in mente dei classici che in realtà non riguardano tutto il paese. Un pò come in Italia dove si possono trovare su tutto il territorio alcune cose ma che in realtà riguardano specifiche regioni. Per esempio la tequila, la si trova anche nello Yucatán, ma non è propriamente una particolarità di questa zona, dimentica le visite in haciende o cose simili! Stessa cosa per la “lucha libre” che noi conosciamo come wrestling, speravo di poter vedere un incontro ma non è la regione adatta per cercare palestre!
Si conclude così questo articolo di apertura del nostro viaggio oltreoceano.
Grazie per aver letto questo articolo.
A presto;
Deb!





































































Credo che tutte le prime volte servano a prendere le misure con le località e a prepararsi alla seconda volta, più tagliata sulle proprie necessità. A differenza tua io credo che i tour accompagnati dai locali piuttosto che il fai da te con noleggio sia più ricco di racconti e anche un po’ per entrare in contatto con chi sul luogo vive di turismo
Vero! Ti ci ha sempre dato la possibilità di scoprire cose che su internet non avevo trovato! Non c’è come le persone del luogo per raccontare il contesto.
Quante destinazioni che ci hanno sconsigliato, nel corso della vita!!! Anche i viaggi sono soggettivi, non bisogna mai lasciarsi influenzare dalle opinioni altrui. Mi fa piacere che avete realizzato il vostro sogno di visitare il Messico, nazione in cui io ancora non sono riuscita ad andare. Farò tesoro dei tuoi consigli se dovessi organizzare un viaggio qui!
Ti ringrazio Annalisa! Hai detto una verità importante: quanto sono soggettivi i viaggi! E’ lo stesso motivo epr cui è molto difficile trovare dei compagni di viaggio!
Il Messico è un paese che mi suscita sentimenti contrastanti. Forse perché ci sono stata una volta per ben dieci giorni in occasione di un viaggio di lavoro: periodo durante il quale purtroppo non ho potuto vedere nulla se non l’albergo e il centro conferenze della città in cui ci trovavamo. Insomma, è stato stancante e anche un po’ uno spreco arrivare fino lì e non vedere nulla. Mi sa che ci dovrei tornare!
Che sofferenza raggiungere certi luoghi e non poterli vivere 😧
E’ talmente immenso e ricco di cultura che basta spostarsi di 60 km per vivere un Paese completamente diverso!
Hai scelto una bella meta per effettuare il tuo primo viaggio oltreoceano. Noi non siamo mai stati in Messico, in generale non abbiamo ancora visitato nessuno Stato del Sud America, ma ci stiamo pensando da tempo, perciò tutte le tue considerazioni ci saranno utili per un eventuale viaggio. Grazie!
E’ sempre un piacere poter essere di aiuto e sono io a ringraziarti per questo riscontro positivo!
Il Messico è nella mia lista da molto tempo: vorrei organizzare un viaggio fatto di storia e Natura ma sono un po’ preoccuata dalla situazione politica e sulla sicurezza quindi mi affiderò ad un tour operator, possibilmente locale o comunque con esperienza dei luoghi. I Cenotes li sogno da anni!
Non ne resterai delusa…è veramente un luogo affascinante!
La prima volta che si visita un paese si ha l’occasione di studiarlo a fondo, acquisendo informazioni utili per un eventuale ritorno. Il Messico, per esempio, è una destinazione che ci manca ancora e che non vediamo l’ora di scoprire. E’ una meta costosa?
In realtà dipende molto dal periodo scelto e con quanto anticipo si prenota; noi ci siamo mossi con sei mesi di anticipo e abbiamo risparmiato molto.
Poi ci sono tutte le solite scelte sullo stile di viaggio che influiscono sul budget. Nello Yucatan abbiamo notato che è un attimo far lievitare i prezzi anche solo scegliendo un determinato tipo di hotel nelle zone più cool piuttosto che in altre.
Ho apprezzato molto la tua schiettezza nel raccontare cosa vi ha condizionato o meno nell’organizzare questo viaggio. Spero abbiate occasione di tornare in Messico per magari visitarne la parte più selvaggia.
Ti ringrazio! Credo sia molto importante raccontare le cose come stanno per essere più di aiuto a chi legge e cerca info o supporto perché magari nella stessa condizione emotiva.
Pensa che prima di dediderci per il Giappone, io e mio marito avevamo seriamente preso in considerazione l’idea di andare in luna di miele in Messico ma poi per il periodo che avevamo a disposizione (agosto) ce l’hanno fortemente sconsigliato in quanto area soggetta a uragani…mi è rimasta la voglia di andare a visitarlo, chissà se ci riuscirò mai?Per ora sogno ad occhi aperti leggendo il tuo resoconto di viaggio 🙂
Sono certa che ci riuscirete! Come sempre, tolte le disponibilità di giorni, la parte più impegnativa sono i voli.😣
Sono stata in Messico diverse volte è un paese bellissimo popolato da gente sorridente e ospitale, certo come in tutto il mondo occorre qualche attenzione ma in generale è tranquillo, la prossima volta lasciate perdere i mega resort e state tranquilli che di cose da vedere in messico ne avete tante.
Sarà sicuramente fatto!Grazie!
Viaggiando quasi sempre da sola, devo dire che, anche se mi piacerebbe molto visitarlo, al momento non mi sento di andare. Un mio amico di Città del Messico mi ha detto che per i turisti è comunque sicuro e da quello che ho letto nel tuo articolo, effettivamente c’è molta polizia. Sono curiosa di leggere i prossimi articoli!
Sono sicura che non ne rimarresti delusa anche da questo punto di vista!
il primo oltreoceano non si scorda mai !! io sono favorevole a qualsiasi tipo di viaggio: villaggio, fai da te, crociera, o. the Road, avventura, relax…. l’importante è andare, non ne esiste uno giusto o sbagliato. sogno da tempo il Messico e sinceramente ho sempre pensato di appoggiarmi a un resort e poi fare escursioni, credo sia un compromesso valido!
Concordo! E’ bello vivere tutte le opzioni!